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Romancero

Romancero

Canti narrativi della Spagna medievale
introduzione di , traduzione di

pp. 448, 1° ed.
978-88-317-0891-3
Il romancero spagnolo medievale costituisce un patrimonio unico nell'archivio poetico della cultura occidentale. Poesia narrativa popolare legata all'oralità, ha permeato molte delle principali espressioni artistiche colte in lingua spagnola, dal teatro dei Secoli d'Oro alla lirica mistica, all'epica romantica, fino all'opera di Federico García Lorca e alla poesia contemporanea. Per il suo carattere tradizionale, il romancero medievale è una poesia anonima: la propria forma metrica semplice e ripetitiva, con la rima fondata sull'assonanza, ne svela la condizione di testo destinato a forme elementari di canto attraverso cui il popolo racconta a se stesso storie appartenenti al proprio immaginario collettivo. L'epicità guerresca ancestrale e la cronaca drammatica convivono nel romancero con i racconti intriganti di amori cercati, rubati o perduti, sprigionando un eros che sa essere funesto ma più spesso gioioso e aperto allo sguardo ludico sul rapporto con l'altro. È l'affascinante respiro della tradizione poetica orale, racchiuso in questo autoctono genere letterario che è il tratto distintivo di un'intera cultura peninsulare.La presente selezione di romances medievali ripercorre, in traduzione originale e attraverso un uso diretto delle fonti primarie, i temi principali che ne hanno caratterizzato la singolare espressione poetica. All'ampia antologia di romances novelleschi amorosi ed erotici, fanno seguito i componimenti di carattere storico, come gli eventi della frontiera andalusa del periodo della reconquista contro i musulmani, e quelli su temi epici, della materia di Francia e di Spagna, per concludere con i romances della tradizione post-cinquecentesca. La magistrale sintesi interpretativa di Giuseppe Di Stefano è corredata da un denso commento ai testi che pone particolare attenzione alla circolazione europea di temi e di motivi con ampi e aggiornati riferimenti bibliografici.