Con questa nuova indagine, commissionata dalla Fondazione Cologni dei Mestieri d'Arte, il Centro di ricerca "Arti e mestieri" dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, in collaborazione con il Centro per lo studio della moda e della produzione culturale (Modacult) dello stesso Ateneo, delinea una storia della moda nel nostro Paese vista da una prospettiva insolita, defilata rispetto ai riflettori del fashion system: quella dei sarti, modellisti, ricamatori, ma anche tessitori, tintori, merlettaie e degli altri maestri d'arte che, con il loro silenzioso contributo di manualità artigiana, assicurano il primato di qualità dello stile Made in Italy. Con la sua centralità strategica, infatti, la figura creativa e "visionaria" dello stilista lascia spesso in ombra questo background di professioni di altissimo artigianato che, tuttavia, giocano un ruolo basilare nella filiera della moda, trasformando un progetto creativo in un prodotto non soltanto bello, ma anche realizzato a regola d'arte. Il libro esplora la galassia fatta di migliaia di piccole e medie imprese, spesso a conduzione familiare, che rappresenta il nucleo artigianale gelosamente custodito dalle nostre griffe, in quanto vero "cuore" del savoir-faire, dello stile, della perfezione formale e sostanziale che sancisce ovunque il successo delle creazioni italiane. Contributo fondamentale quello dei numerosi maestri d'arte coinvolti e intervistati, che hanno offerto punti di vista inediti e preziosi nelle loro significative testimonianze, straordinarie sia sul piano professionale sia su quello umano. Tra loro: Carlo Andreacchio; Henri Beguelin; Eufemia, Mario e Roberto Brancato; René Caovilla; Roberto Capucci; Gianni Cerutti e Marta Passaggio; Guia e Guido Galeotti; Pino e Raffaella Grasso; Guillaume Hinfray e Marco Censi; Luigi, Filippo ed Edoardo Pavese; Luciano Polato; Alessandro e Cinzia Siniscalchi; Alberto Tagliabue.