Lo Stato del digitale

Lo Stato del digitale

Come l'Italia può recuperare la leadership in Europa

pp. 96, 1° ed.
978-88-317-1978-0

Di Agenda digitale si parla ormai da dieci anni. Ma come entra concretamente nelle nostre vite? E, soprattutto, come può aiutarci a migliorare la competitività del nostro sistema-paese? Se è vero che l’Italia ha accumulato un certo ritardo per quel che riguarda l’infrastruttura, il semestre di presidenza dell’Unione Europea costituisce una grande opportunità per far valere idee e creatività nazionali su questo tema. Il punto strategico, infatti, è proprio la creatività, che, insieme alla capacità di sviluppare software e alla vitalità ingegneristica, costituisce un indubbio vantaggio per l’Italia. Ciò che manca è, invece, una regia, una visione chiara in grado di definire i contorni e gli obiettivi di questa avventura. Riconosciuto come «uno dei più esperti manager di telecomunicazioni in Europa», Francesco Caio parte dalla sua esperienza diretta alla guida di un board sull’Agenda digitale italiana per ripercorrere, in questo agile pamphlet, i nodi della questione, toccando temi cruciali come l’identità digitale e gli standard dei dati e della pubblica amministrazione.

Autore

(Napoli 1957) dal 14 aprile è AD di Poste Italiane. Da giugno 2013 a marzo 2014 è stato super-commissario dell’Agenda digitale italiana, a capo di un board che rispondeva direttamente al presidente del Consiglio e aveva un ruolo di supporto alla Cabina di Regia e all’Agenzia digitale. Già vicepresidente per l’investment banking di Lehman Brothers in Europa e presidente dell’European Advisory Board, nel 2008-2009 è stato consulente per i governi inglese e italiano nella definizione delle politiche industriali per lo sviluppo delle reti a banda larga. Ha pubblicato Banda stretta (BUR 2011, con Massimo Sideri).