In questo libro Andrea Segre ha raccolto alcuni dei diari scritti a mano durante dieci anni di viaggi fuori rotta. Da Valona a Dakar, da Pristina ad Accra, da Sarajevo a Ouagadougou, da Tataouine a Baghdad i diari portano il lettore a conoscere mondi appena fuori lo spazio di Schengen dove il regista ha viaggiato per conoscere le storie e le origini dei migranti che spesso sono protagonisti dei suoi film. Da Padova a Porto Marghera, da Rosà a Chioggia si sofferma invece a riflettere sul mondo da cui la sua storia è partita e che spesso i suoi film hanno raccontato. Sono viaggi e riflessioni raccolte dal 1999 in poi, che aiutano a ragionare sulle cause di molte delle complessità e tensioni dell'oggi.
(Dolo, Venezia, 1976; residente a Roma) regista di film e documentari per il cinema e la televisione, è anche dottore di ricerca in Sociologia della comunicazione. Da più di dieci anni presta particolare attenzione al tema delle migrazioni ed è socio fondatore di ZaLab. Oltre a numerosi documentari, ha diretto tre lungometraggi, tutti prodotti da Jolefilm: Io sono Li (candidato a quattro David di Donatello, vincitore di decine di premi internazionali, tra cui il Premio Lux del Parlamento europeo, e distribuito in oltre 45 paesi), La prima neve (sezione Orizzonti della 70a Mostra internazionale del cinema di Venezia e vincitore del Festival di Annecy) e L’ordine delle cose (selezione ufficiale della 74a Mostra internazionale del cinema di Venezia). Nel 2015, per Marsilio, ha pubblicato il libro FuoriRotta. Da quattordici anni vive a Roma, tra Torpignattara e Piazza Vittorio. Questo è il suo primo romanzo.