Nel 2015 la Magna Charta Libertatum, considerata la capostipite delle moderne legislazioni in materia di diritti e libertà fondamentali, ha compiuto 800 anni. L'autore del presente volume immagina che, come ad una festa di compleanno in famiglia, si ritrovino sulla storica spianata di Runnymede le principali Convenzioni giuridiche che danno corpo organico al vigente Diritto internazionale dei diritti umani. Sono altrettante creature viventi le quali, a cominciare dalla Dichiarazione Universale del 1948, conversano attorniate da difensori dei diritti umani. Il convivio è segnato dalla disputa tra Giovanni Senzaterra e Sundjata Keita, a nome rispettivamente della Magna Charta e della coeva africana Carta di Kurukan Fuga, e tra Ius Vetus, diritto delle sovranità armate, e Ius Novum, diritto dei diritti umani. A conclusione del convivio, l'ade alla Dignità umana è il cantico d'amore che Ius Novum, l'amante, scioglie appunto alla Dignità umana, sua amata.