La rabbia populista che altri paesi stanno scoprendo solo adesso in Italia è la principale motivazione di voto da oltre un quarto di secolo. Oggi, però, ha assunto un volto nuovo, quello del Movimento 5 Stelle, che non è più fantascienza immaginare alla guida del governo. Ecco perché diventa fondamentale ristabilire la differenza tra una «politica dell’algoritmo», che privilegia la quantità e procede aggregando gli umori delle masse, e una politica della qualità, intesa come capacità di formulare una proposta fondata su contenuti e valori condivisi. In questo libro Giuliano da Empoli spiega le ragioni del successo del M5S e indica le tentazioni che le altre parti politiche devono lasciarsi alle spalle se vogliono porsi come alternative: quella giacobina – inseguire i grillini sul loro terreno, quella elitaria – attribuirne il successo all’ignoranza e alla manipolazione, e quella dorotea – asserragliarsi nel bunker del sistema, in un grande revival nostalgico della Prima Repubblica. Una sfida – sostiene l’autore – «ancor più impegnativa di Trump o del lepenismo perché, pur basandosi su umori molto simili, il M5S ha dato loro una forma politica assai più contemporanea».