«Bisogna ricordare che i Samonà, i Quaroni, gli Astengo o gli Zevi continueranno ad essere protagonisti delle loro battaglie, ma in qualità di esperti per le rispettive forze politiche a cui si riferiscono. Con Achilli il tecnico non demanda più ai politici compiti che gli sono propri, ma li affronta facendosi egli stesso uomo politico, in prima persona» Cesare de Seta, La civiltà architettonica in Italia
Negli anni del centrosinistra i socialisti hanno svolto un ruolo determinante nel percorso riformatore, in particolare nella legislazione urbanistica. L’autore rievoca quel periodo per sottrarlo a una sorta di “oscuramento” sistematico, a una ormai incessante damnatio memoriae del Partito socialista, che ne cancella, persino dai libri, i meriti oggettivi. Dalla lettura degli atti parlamentari si può constatare come quelle riforme traessero la loro origine da comportamenti ad esse coerenti praticati da molti urbanisti socialisti a sostegno degli enti locali più attenti alla corretta pianificazione dei loro territori. E anche come alcune delle riforme non attuate – ad esempio sul contrasto reale all’abusivismo edilizio e sull’acquisizione al patrimonio pubblico – conservino tuttora una grande attualità.