Attribuite prima a Schelling, poi a Hoffmann, Brentano, Jean Paul, Klingemann (Bonaventura era solo uno pseudonimo), le Veglie non hanno cessato di suscitare interesse e attenzione critica dalla data della loro pubblicazione, 1804. E ancora oggi non si sa con certezza chi ne sia lautore. Ma certamente si tratta dellopera più vigorosa e radicale del romanticismo tedesco, del manifesto del nichilismo romantico, della precoce testimonianza di un disperato esistenzialismo.
Un capolavoro da ristudiare.
Patrizio Collini insegna letteratura tedesca allUniversità di Firenze.