«Non c'è una sola opera di M. de Balzac dove si mostri in maniera più sorprendente e più completa. l'attrazione continuamente sentita dall'autore della Fisiologia del matrimonio per gli irritanti sapori della corruzione»: così, il 15 giugno del 1843, l'autorevole «Revue des Deux Mondes» stroncava La musa del dipartimento. Ed echi di questo scandalo raggiunsero addirittura il parlamento. La storia di Dinah, ardente e ambiziosa musa provinciale, che trasgredisce e calcola, che non resiste né al desiderio erotico né all'ambizione, è stata disapprovata a lungo, anche nel nostro secolo, da chi privilegiava una interpretazione «idealista» dell'opera di Balzac. È solo molto recente il riconoscimento di questo romanzo come «un capolavoro misconosciuto», come il più flaubertiano (e uno dei più moderni) dei romanzi di Balzac. Si tratta piuttosto di un romanzo «balzachiano» per eccellenza. Lo scrittore nel pieno della maturità vi riunisce alcuni dei temi maggiori della sua opera: la donna di trent'anni, l'adulterio, la fatuità dei giornalisti, la vita provinciale, la formazione delle nuove fortune. E tutto è raccontato con una lucidità amara e disingannata, prima di allora forse sconosciuta e ancor oggi imbarazzante. La musa del dipartimento viene qui per la prima volta presentata in una versione italiana moderna, adeguatamente commentata.