La storia di una sensazionale scoperta: 5300 anni fa un uomo moriva a 3278 metri di quota. Il suo corpo è stato ritrovato intatto: una rivoluzione per gli antropologi e gli archeologi di tutto il mondo.
Nelletà di transizione dal neolitico alletà dei metalli, un uomo di circa quarantanni moriva tra i ghiacci del massiccio del Similaun, nellalta Val Senales, oggi al confine tra Italia e Austria. Nel settembre del 1991 il suo corpo e gli oggetti che aveva con sé sono stati ritrovati in perfetto stato di conservazione: a detta dei più importanti studiosi di preistoria del mondo, si tratta della scoperta archeologica più incredibile e affascinante di tutti i tempi. Il racconto del ritrovamento di Ötzi, "luomo dei ghiacci", è il punto di partenza per la ricostruzione di quel tempo lontano. Come vivevano, come si vestivano, persino cosa mangiavano gli uomini di allora: gli elementi dellabbigliamento della mummia perfettamente conservati sono completi e nulla manca al suo equipaggiamento. Le analisi chimiche degli scienziati hanno completato il quadro. Il libro presenta il risultato delle ricerche più aggiornate, ricostruisce la vita quotidiana di un villaggio neolitico delle Alpi e ripercorre un itinerario tra Val Senales e Ötztal (sul versante austriaco) sulle tracce delluomo che, rimasto custodito dal ghiaccio per millenni, ha consegnato al nostro secolo unistantanea che ha più di cinquemila anni
Raffaele De Marinis, uno dei più noti studiosi italiani di preistoria e protostoria, docente alla Statale di Milano, è membro della commissione speciale istituita per lo studio della mummia, a cui collaborano più di cento scienziati ed esperti di undici paesi diversi.
Giuseppe Brillante è nato nel 1967 e vive e lavora a Milano. Giornalista pubblicista, collabora a diverse riviste di divulgazione scientifica, tra cui "Airone" e "Newton". Di Brillante, per Marsilio è uscito anche Sulle tracce dei dinosauri, in collaborazione con Cristiano Dal Sasso.