La "natura umana" intesa come duplicità ha assunto via via differenti formulazioni ponendosi di volta in volta come problema del rapporto tra corpo e anima, vita e spirito, natura e cultura, corpo e mente sempre, però, nel tentativo di cercare una soluzione al conflitto, al dualismo, alla dicotomia che questa impostazione sembra contenere. Il punto di vista di questo libro invece consiste nel rimanere allinterno non tanto di una visione dualizzante e dicotomica della "natura umana" quanto piuttosto di una prospettiva che assuma la "duplicità" come tratto originario e "naturalmente" costitutivo dell"animale uomo". La "costitutiva duplicità" delluomo trova del resto il suo terreno proprio di esplicazione, con H. Plessner, nella "azione intersoggettiva", la cui indagine propriamente filosofica, sottrae i prodotti dellagire al tentativo di una riduzione fisicalista, di una spiegazione esclusivamente scientifica.
Ines Crispini è professore associato presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dellUniversità della Calabria, ove ricopre linsegnamento di Filosofia morale e quello di Antropologia filosofica per la Laurea specialistica in Storia delle idee. Tra le sue pubblicazioni sono da ricordare il volume Il "Borghese virtuoso". Configurazioni di un paradigma antropologico tra Butler e Sombart (Milano, Angeli, 1998) e il saggio Piacere e dolore: Kant e lilluminismo italiano, in aa.vv., Arte, Natura, Storicità (Atti di Convegno; Napoli, Luciano, 2000).