Quando nel 1976 Paolo Franchi lavora nella redazione di «Rinascita», il mensile politicoculturale «fondato da Palmiro Togliatti», il Pci ha appena ottenuto il migliore risultato elettorale della sua storia. Il partito comunista più grande d’Occidente ha però davanti a sé delle sfide cruciali: entrare finalmente nel novero dei partiti di governo grazie al «compromesso storico», arginare la deriva estremista che sta spingendo molti giovani verso la lotta armata, e affrontare il declino del potere sovietico che avrebbe portato alla caduta del Muro e alla «pace terrificante» degli anni di Tangentopoli. In questo viaggio all’origine del divorzio tra sinistra e popolo, l’autore ripercorre da osservatore e critico partecipante la lunga via crucis della sinistra italiana, tracciando un percorso in cui accanto ai momenti salienti nella storia politica del paese, episodi all’apparenza minori acquistano nuova importanza. Dal rapimento Moro alla marcia dei quarantamila, dalle «differenze antropologiche» tra comunisti e socialisti alla difficile convergenza con i cattolici, fino alla dissoluzione del partito per mano di Occhetto, la discesa in campo di Berlusconi e la breve stagione del rinascimento renziano, il risultato è un autoritratto che è anche una breve storia per idee del declino nazionale, in cui Franchi mette in campo la sua esperienza di cronista per riflettere sulle contraddizioni di una cultura politica che preferì sacrificare se stessa pur di non mettere in discussione la propria identità.
(Roma, 1949), giornalista, ha scritto per «Rinascita», «Paese Sera», «Panorama», fino ad approdare al «Corriere della Sera» per cui è stato inviato, capo della redazione di Roma ed editorialista politico. Ha diretto «Il Riformista» dal 2006 al 2009, quando è diventato condirettore del mensile «Le Ragioni del Socialismo». Da sempre impegnato nell’analisi di temi di politica interna, ha pubblicato con Emanuele Macaluso Da cosa non nasce cosa. Una conversazione sulla sinistra italiana (1997) e curato il libro-intervista di Marco Follini Intervista sui moderati (2003). È autore di Giorgio Napolitano. La traversata da Botteghe Oscure al Quirinale (2013). Per Marsilio nel 2016 ha curato con Maria Vittoria Tomassi gli ultimi scritti di Pietro Nenni, Socialista libertario giacobino. Diari (1973 -1979) .