Il segreto di quelli che ce la fanno. Quali strade hanno seguito? Quali consigli hanno ricevuto?
Quando la flessibilità è un vantaggio
Il precariato è oggi l’incubo dei giovani che cercano lavoro. Ma è diventato anche un luogo comune, uno spauracchio di cui si parla più che della disoccupazione, del lavoro nero e dello sfruttamento. Qualche politico si è spinto fino al punto di dire che oggi i “call center”, simbolo del precariato, sono come le miniere di carbone di cento anni fa. Ma è proprio così? Forse no.
Dietro il luogo comune si nasconde una realtà più varia di quanto si dica e spesso piena di opportunità: tanti ragazzi riescono a realizzare i loro sogni e le loro aspettative. Come si fa a non farle svanire?
In questo libro sono raccontate storie di ragazzi e ragazze. Alcuni sono precari, altri non più, quasi tutti però hanno trovato una propria strada. Il loro entusiasmo e il modo in cui hanno superato le difficoltà possono essere una grande fonte di ispirazione, una formidabile guida, per quanti ancora sono incerti e non sanno dove andare.
In realtà, nell’attuale mercato del lavoro, ci sono più opportunità di quante ce ne siano mai state. Proprio il precariato, gli stage, il lavoro interinale, i contratti a termine e le borse di studio, sono le strade attraverso cui tanti giovani ce la fanno. Può sembrare paradossale, ma sono occasioni che i loro fratelli maggiori e i loro genitori non avevano.
Se la disoccupazione in Italia è scesa sotto il 7%, il livello più basso degli ultimi trent’anni, qualche speranza vuol dire che c’è. L’importante è che i giovani imparino a non sprecare le loro capacità e a prendere al volo le occasioni