Jonathan Swift (1667-1745) nasce a Dublino da genitori protestanti di origine inglese. Nel 1689 si reca in Inghilterra, dove lavora come segretario del diplomatico William Temple, e conosce Esther Johnson, che diventerà la sua "Stella" e la donna più importante della sua vita. Intrapresa la carriera ecclesiastica, torna in Irlanda, dove è nominato decano della cattedrale di St Patrick a Dublino. Ma è irresistibile il richiamo della scena politica e culturale londinese, che lo vede rapidamente diventare una figura pubblica influente e controversa. L'irriverenza corrosiva e soprattutto il successo dei suoi scritti più famosi,
La favola della botte,
La battaglia dei libri,
I viaggi di Gulliver e le
Lettere del drappiere, gli alienano i favori della Corte e dei suoi ministri più potenti. Vistasi precludere la nomina a vescovo, si rassegna deluso all'esilio in Irlanda ma non alle sue battaglie polemiche e scrive coraggiosi libelli antibritannici a difesa dei diritti del suo Paese, che pure non ama. All'età di 75 anni la sua meravigliosa lucidità è «del tutto smarrita». Muore pressoché privo di parola pochi anni dopo e viene sepolto nella sua cattedrale, accanto a Stella.