Ugo Mulas

Ugo Mulas

Intrecci creativi
a cura di

pp. 240, 1° ed.
978-88-297-0171-1

Amico dei più grandi artisti italiani del dopoguerra, fotografo e artista egli stesso, capace come nessun altro di interpretare con acutezza e profondità i lavori dei maestri prediletti (da Fontana a Pistoletto, da Consagra a Melotti), Ugo Mulas (1928-73) non è mai stato raccontato da un’opera monografica.
Questo volume, curato da Francesca Pola in collaborazione con l’Archivio Ugo Mulas, mette a fuoco il suo inedito approccio, speculativo e interpretativo (che egli stesso definiva di “reportage critico”), nei confronti dei suoi soggetti e le strette connessioni tra il suo lavoro e quello degli artisti italiani più significativi degli anni sessanta e settanta, tutti impegnati a ridefinire radicalmente i concetti di spazio e materia, oggetto e ambiente.
Accanto ai suoi scatti, vengono accostate per la prima volta le immagini di alcune opere della sua collezione personale (Fontana, Pistoletto, Melotti, Consagra) in un intreccio appassionante che rende conto anche dell’effervescenza e dell’intensità creativa di quella stagione. Nel libro si alternano e si rincorrono immagini inedite e altre che sono diventate parte del nostro bagaglio visivo, come le fotografie di Fontana intento a forare e fendere le tele dei suoi Concetti spaziali, Melotti, fra i suoi enigmatici Sette Savi (1970) e Pistoletto, tuba in capo e barba nerissima, arrampicato sui trampoli fra i suoi quadri specchianti. Il risultato è un’incredibile galleria di personaggi, discipline, spazi e esperienze che hanno caratterizzato il contesto culturale e creativo dell’Italia degli anni sessanta e settanta, catturato dallo sguardo privilegiato di uno dei suoi più grandi interpreti.