Muse, argonauti, archeologi, manichini, filosofi, figliol prodighi, gladiatori, cavalli… tornano a prendere vita nei vari racconti di Luca Massimo Barbero che accompagnano il lettore del catalogo, quasi sala per sala, invitandolo a guardare con nuovi “strumenti” e nuovi “occhi” la pittura di de Chirico, a scendere anche nei dettagli, confermando la vitalità e l’invenzione della sua arte che ha influenzato la cultura visiva del XX secolo e il cui immaginario è oggi più che mai attuale.
Nel volume, che integra e accompagna lo svolgimento della mostra, il curatore costruisce accostamenti, confronti, e ciò che egli chiama “degli inciampi” per gli occhi, intorno alle immagini e ai soggetti dechirichiani. Oggetti semplici collocati in uno spazio senza tempo, prospettive in collisione fra luce e ombra, il senso sospeso ed enigmatico delle cose rivelano, pagina dopo pagina, quel senso di Metafisica del quotidiano che si sprigiona da ogni immagine dechirichiana.
Dai lavori radicali e poco noti della giovinezza all’invenzione a tutt’oggi ineguagliata dei capolavori della Metafisica in mostra, il catalogo presenta le affascinanti e controverse creazioni dechirichiane. Nell’accurata e avvincente analisi di Luca Massimo Barbero, suddivisa in otto capitoli, si presentano l’uomo che diventa scultura, la nascita del manichino, la pittura come tema e rovello controverso e vivissimo, l’attualità oggi sconcertante degli autoritratti e, inoltre, le masse aggrovigliate e giocose dei gladiatori sino alle irriverenti mascherate barocche e alle giocose e illuminanti reinvenzioni neometafisiche.
Affiancano i testi di Barbero i saggi di approfondimento di Cristina Beltrami sul monumento e la scultura nell’opera del Maestro e di Giovanni Casini sulle pose dei gladiatori. Un testo di Andrea Cortellessa studia i componimenti poetici del genio metafisico. Concludono il catalogo una biografia narrata della vita dell’artista e le schede espositive delle opere in mostra a cura della Fondazione Giorgio e Isa de Chirico.