In un fiordo nel Nord dell’Islanda, in una bella giornata di giugno un turista alla scoperta delle meraviglie del paese finisce davanti a una casa solitaria. A terra, accanto a un furgone, c’è il corpo senza vita di un uomo sfigurato. Le indagini passano nelle mani della polizia locale e tocca ad Ari Þór fare ricerche sulla vittima, un forestiero molto impegnato in attività benefiche e coinvolto nella costruzione del nuovo tunnel che spezzerà l’isolamento ma anche l’incanto di Siglufjörður. Mentre nere nubi di cenere avvolgono il Sud dell’isola, colpito da una serie di violente eruzioni vulcaniche, a seguire gli sviluppi del caso arrivadalla capitale Ísrún, misteriosa inviata della redazione del telegiornale nazionale, il cui assillante interesse per l’omicidio sembra andare al di là di una ragionevole caccia allo scoop. Il caso si fa ingarbugliato e per venirne a capo bisognerà tornare indietro negli anni e risalire alle radici del male. Perché quella terra magica, dominata da una natura primitiva e impetuosa, custodisce eventi drammatici che, taciuti per troppo tempo, hanno generato istinti violenti e sensi di colpa, facendo sì che per qualcuno anche le notti più luminose fossero le più buie.