Enrico Remmert è il cantastorie delle vite qualsiasi che si incrociano e si intrecciano in quel luogo dell’anima – pieno di pericoli e di possibilità, di scelte e di rischi – che è la Notte. A ciascuno dei suoi personaggi è offerta una scelta. Si può essere eroi o vili, si può fuggire o restare, si può combattere o nascondersi. Tutto nella Notte si decide: soprattutto l’amore. E così l’autore raduna, in una Torino più magica che vera o in una Cuba più sognata che reale, una folla di personaggi, ciascuno legato a un destino al quale vuole aderire o dal quale vuole liberarsi. Un buttafuori albanese, una ragazza cubana, un parrucchiere giapponese, un gruppo di hooligan inglesi, due serbi allevatori di cani, e tanti altri: su di loro incombe la Storia con tutto il suo peso inerte e la sua pressione senza volto. Con eleganza, delicatezza e una trepidazione che non diventa mai sentimentalismo, Remmert racconta queste esistenze, minime e trascurabili come la nostra, mostrando il punto in cui, magari per una volta nella vita, diventano incandescenti: e si trasformano, o bruciano.