Akrash

Akrash

traduzione di

pp. 432, 1° ed.
978-88-297-0367-8
Axel Steen è in caduta libera. Il poliziotto di Nørrebro, il quartiere più malfamato e mal frequentato di Copenaghen, dove gli sbirri vengono chiamati con disprezzo akrash, sembra irrimediabilmente avviato sulla strada dell’autodistruzione. È uno dei migliori investigatori della squadra Omicidi della città, ma anche uno dei più discussi, a causa di una vita dedita all’abuso di alcol, droghe e sesso occasionale che lo avvicina agli ambienti della malavita più spesso di quanto i suoi superiori siano disposti a tollerare. E ora, archiviato il caso Blackbird, la sua dipendenza dalle canne e dalle piste di coca ha tutta l’aria di essere fuori controllo. Quando Jens Jessen, suo capo nonché nuovo compagno della sua ex moglie, viene a sapere che la mafia russa è riuscita a infiltrare un informatore nella polizia danese, Axel Steen, ovviamente, è tra i principali sospettati. E mentre ai piani alti della polizia rancori e rivalità personali portano a uno scontro di potere che avvelena le indagini, la sua ex moglie assume in tribunale la difesa di Moussa, celebre capobanda di Nørrebro, accusato di essere il mandante di ben tre omicidi nell’ambiente del narcotraffico. Bravissimo a intrecciare i fili di una storia che alterna elementi da legal thriller alla suspense del giallo psicologico, Jesper Stein guida il lettore nella luce cruda dei bassifondi di Copenaghen. Sullo sfondo, l’ipocrisia del welfare danese, una violenza sottotraccia ma ben presente, a un passo dal centro scintillante della capitale, e una serie di personaggi così vivi e reali come se ne trovano di rado nella letteratura di genere. Axel Steen è in caduta libera. Il poliziotto di Nørrebro, il quartiere più malfamato e mal frequentato di Copenaghen, dove gli sbirri vengono chiamati con disprezzo akrash, sembra irrimediabilmente avviato sulla strada dell’autodistruzione. È uno dei migliori investigatori della squadra Omicidi della città, ma anche uno dei più discussi, a causa di una vita dedita all’abuso di alcol, droghe e sesso occasionale che lo avvicina agli ambienti della malavita più spesso di quanto i suoi superiori siano disposti a tollerare. E ora, archiviato il caso Blackbird, la sua dipendenza dalle canne e dalle piste di coca ha tutta l’aria di essere fuori controllo. Quando Jens Jessen, suo capo nonché nuovo compagno della sua ex moglie, viene a sapere che la mafia russa è riuscita a infiltrare un informatore nella polizia danese, Axel Steen, ovviamente, è tra i principali sospettati. E mentre ai piani alti della polizia rancori e rivalità personali portano a uno scontro di potere che avvelena le indagini, la sua ex moglie assume in tribunale la difesa di Moussa, celebre capobanda di Nørrebro, accusato di essere il mandante di ben tre omicidi nell’ambiente del narcotraffico. Bravissimo a intrecciare i fili di una storia che alterna elementi da legal thriller alla suspense del giallo psicologico, Jesper Stein guida il lettore nella luce cruda dei bassifondi di Copenaghen. Sullo sfondo, l’ipocrisia del welfare danese, una violenza sottotraccia ma ben presente, a un passo dal centro scintillante della capitale, e una serie di personaggi così vivi e reali come se ne trovano di rado nella letteratura di genere.

Autore

 (1965) vive a Copenaghen. Giornalista d’inchiesta per molti anni e reporter di guerra, si occupa oggi di letteratura e dal 2006 è membro dell’Accademia danese del poliziesco. Quello che non sai di me è il quinto romanzo della serie dell’ispettore Axel Steen, tradotta in undici lingue e premiata con il Golden Laurel, il più prestigioso premio letterario di Danimarca.