Nel corso del ventennio fascista la vita delle donne italiane è tesa tra modernizzazione e restrizioni autoritarie, tra antiche repressioni e nuove opportunità culturali e sociali. Come si inserisce, in questa dialettica, l’esperienza del cinema? Il volume cerca risposte scavando nei diari delle ragazze dell’epoca, negli scrapbook delle spettatrici, nelle missive inviate alle rubriche di posta dei periodici cinematografici o alle star dell’epoca, così esplorando la vasta e misconosciuta gamma degli «ephemera», documenti legati alla vita quotidiana, effimeri perché spesso destinati all’oblio, oggi rivalutati in quanto fonti preziose per la storia culturale e materiale.
Attraverso una ricerca originale che ha esplorato archivi, collezioni private, fondi mai prima interrogati, questo libro cerca di ricostruire il ruolo complesso svolto dal cinema nella vita delle donne, alla luce del grande schermo e all’ombra del fascismo, e al contempo di riflettere sugli strumenti interpretativi e teorici più utili alla ricerca.
Il volume raccoglie i contributi di: Maria Ida Bernabei, Laura Busetta, Paolo Caneppele, Lucia Cardone, Mariapia Comand, Raffaele De Berti, Simone Dotto, Andrea Mariani, Sara Martin, Elena Mosconi, Sara Pesce, Augusto Sainati, Chiara Tognolotti, Federico Vitella, Martina Zanco.