I bambini di Asperger

I bambini di Asperger

La scoperta dell’autismo nella Vienna nazista

pp.324, 1° ed.
978-88-297-0524-5
Il nome di Asperger è ormai diffuso e ampiamente utilizzato. Tuttavia nessuno si domanda mai chi fosse l’uomo dietro la diagnosi che lo ha reso celebre. Da madre costretta a farvi fronte, Edith Sheffer ha voluto scoprirne le origini e, con gli strumenti della storica, ha scelto di ripercorrere la vicenda personale e professionale del medico austriaco a cavallo tra gli anni trenta e quaranta. Quanto emerso getta nuova luce sulla sua figura, sugli esperimenti a cui erano sottoposti bambini selezionati in base a criteri razziali, politici e religiosi, e classificati come «asociali». Tra questi, Asperger e i suoi colleghi decidevano quali vite fossero «indegne di essere vissute» e disponevano il trasferimento allo Spiegelgrund, la clinica teatro di uno spietato programma di eutanasia. Dopo la guerra, la diagnosi di «psicopatia autistica» di Asperger cadde nell’oblio fino a quando, nel 1981, venne divulgata da una psichiatra inglese. Con stile narrativo l’autrice spinge a riflettere sul modo in cui le società valutano ed etichettano coloro che vengono classificati come disabili e pone interrogativi non meno inquietanti delle storie che racconta: in che misura una diagnosi è il prodotto di una società? Come è stato possibile che quella formulata da Asperger nel solco degli ideali nazisti abbia incontrato il favore della società di fine Novecento?

Autore

 storica, è ricercatrice presso l’Istituto di studi europei dell’Università della California. Si occupa in particolare della Germania e dell’Europa centrale. Il suo libro precedente, Burned Bridge, sulla vera storia della cortina di ferro, ha vinto i premi Paul Birdsall dell’American Historical Association e Keller-Sierra assegnato dalla Western Association of Women Historians. Fin dall’uscita negli Stati Uniti, I bambini di Asperger ha suscitato molte polemiche, la cui eco è arrivata fino in Italia.