Il successo e il riconoscimento dell’opera di Lartigue (Courbevoie, 13 giugno 1894 – Nizza, 12 settembre 1986) sono arrivati molto tardi, quando l’artista aveva quasi 70 anni. Era il 1963, e il Museum of Modern Art di New York ospitò una mostra con le immagini che il fotografo aveva scattato all’inizio della sua carriera, nei primi anni del Novecento, davanti alle quali non si poteva non riconoscere l’evidente vicinanza con l’opera del grande Henri Cartier-Bresson.
«Mon universe c’est un immense parc», scriveva nel suo diario: nel periodo tra le due guerre, Lartigue ha raccontato la vita della borghesia, votata al lusso e alla felicità a tutti i costi. Il suo sguardo sofisticato, rivoluzionario ha catturato le vacanze lungo la costa del sud della Francia, le auto eleganti e il loro spirito decadente. Dettagli apparentemente ordinari, che nascondono invece attimi privati che Lartigue svela al pubblico attraverso la sua macchina fotografica.
Il volume include un saggio introduttivo di Denis Curti, una personale testimonianza del fotografo Ferdinando Scianna e un testo di Marion Perceval che analizza la storia della scoperta dell’enfant prodige. Brevi testi introduttivi accompagnano le sezioni che presentano un racconto cronologico attraverso magnifici scatti, alcuni dei quali inediti.