«Un viaggio che non è solo l’attraversamento fisico di un continente, ma l’erosione di una antica solitudine quando finalmente incontra la vita. Edoardo e Graziano sono più che due personaggi. Sono due anime che felicemente non dimenticheremo. Un romanzo duro e allo stesso tempo commovente come una speranza che si realizza»
Ivan Cotroneo
È estate, Graziano è laureato in lingue e letterature straniere, lavora in un ristorante e non sa cosa fare dopo gli studi. La casa dove vive con Alex, un compagno di università, è afosa e ha qualcosa di stantio, e il cane Lucky, l’unico amore della sua vita, è morto. Nonostante la giovinezza, tutto gli sembra immobile, e la città di Torino riverbera questa immobilità. Un giorno, nel ristorante dove nulla accade, arriva Edoardo, un uomo che pare avere sia un passato che un futuro e che, sorridendo, gli propone un lavoro: accompagnarlo in America, per un viaggio. Graziano è incredulo ma, in fondo, nulla lo trattiene a Torino, nemmeno i genitori, con i quali la vita, d’altronde, non è stata né facile né piacevole. La richiesta è semplice: dovrà solo guidare la macchina.
Così, dalla costa del New England fino a Los Angeles, nel più classico e sognato dei coast to coast, Edoardo e Graziano impareranno a conoscere le proprie fragilità, i propri desideri, e a fare i conti con le proprie malattie, quelle vere e quelle immaginarie, che sono, tuttavia, altrettanto dolorose.
Giancarlo Pastore, con una scrittura pulita e commovente, racconta una bellissima storia d’amore, e riesce a mostrare quanto l’amore ci faccia tornare adolescenti, fisicamente impacciati ma appassionati e attenti, incantati.
Da una stanza d’albergo a un’altra, in una danza – virile e composta – che avvicina e allontana Edoardo e Graziano, tra una menzogna dichiarata e i sogni nei quali il cane Lucky continua a correre e confortare, questi due giovani uomini trovano il coraggio di scoprirsi e trovarsi.