Il volume racconta la nascita della fortuna dell’architettura italiana contemporanea. I Nuovi Maestri entra nelle stanze della redazione della «Casabella» di Ernesto Nathan Rogers, della commissione cultura del Partito
Comunista, negli studi dei baroni universitari, e nei tanti campi di quella “battaglia delle idee” che agita l’Italia del dopoguerra, per raccontare la costruzione di una delle più potenti strategie di legittimazione intellettuale messa in atto nel secondo Novecento.
La ricerca di una continuità con il passato dei luoghi, la pulsione verso un nuovo linguaggio architettonico, la volontà di potenza insita nel disegno dello spazio: sono alcune delle parole d’ordine di una critica radicale al progetto del Moderno e al suo orizzonte valoriale. Non sono bastati vent’anni a ridimensionare il ruolo dei “Nuovi Maestri”, gli architetti italiani protagonisti della prima edizione di questo libro, pubblicata nel 2000.
Una nuova prefazione fa il punto su cosa non sia successo in Italia in questi ultimi anni, e una bibliografia ragionata permette di dipanare la rete che lega il dibattito architettonico alle controversie culturali che infiammano il dopoguerra.