Ottantafame

Ottantafame

Ricettario sentimentale degli immortali anni '80

pp. 224, 1° ed.
978-88-297-0806-2
Gli anni Ottanta sono il decennio in cui il cibo, in Italia, diventa food. Appena uscito dagli anni di piombo e dalla crisi economica, il paese desidera lasciarsi alle spalle divisioni e austerità, per aprirsi al mondo e allo stesso tempo dedicarsi al piacere privato del cibo. E in una cultura gastronomica varia ma tradizionalista come la nostra questo vuol dire in primo luogo rompere tabù, «contaminare»: ecco che i classici tortellini in brodo vengono annegati in panna, prosciutto e piselli, il salmone affumicato, il risotto allo champagne e i vol-au-vent prendono posto nelle case degli italiani che fanno sfoggio di un nuovo benessere, mentre i giovani milanesi scoprono l’America in un fast food di piazza San Babila e Gualtiero Marchesi rivoluziona l’alta cucina internazionale. In questo percorso a tappe tra piatti iconici e ingredienti inusuali Carlo Spinelli (che in quel decennio era solo un bambino attratto irresistibilmente dal gelato gusto puffo) approfondisce e divaga con leggerezza su un periodo fondante della nostra identità e dei nostri desideri, raccontando splendori e miserie della Prima repubblica, gli albori dei programmi di cucina nelle televisioni commerciali, i mondiali di calcio del 1982 e la Milano da bere divisa tra paninari e yuppies. Confermando ancora una volta che, qualunque sia l’epoca, siamo quello che mangiamo, ma soprattutto mangiamo come le persone che vorremmo essere.

Autore

 viaggia, mangia e scrive in ordine sparso. Ha collaborato con «La Cucina Italiana», «Playboy», «Artribune», «Wired», «Rolling Stone», «Domus» e «Vogue». Creatore di format editoriali e consulente per programmi food in TV e radio, sul web è conosciuto come Doctor Gourmeta, specializzato nel passato e futuro della cucina terrestre. Con «ItaliaSquisita» ha lanciato uno dei canali YouTube più popolari in Italia sul mondo degli chef e della cucina. Ha pubblicato Bistecche di formica e altre storie gastronomiche (2015).