La frontiera

La frontiera

Viaggio intorno alla Russia

pp. 672, 1° ed.
978-88-297-0826-0
Cosa significa essere il vicino della più grande nazione del mondo? Da sempre attratta dalla cultura e dall’anima russe, Erika Fatland ha dedicato anni a cercare di capire quella terra smisuratamente vasta. Dopo aver sognato di camminare su una grande carta geografica, muovendosi lungo il sinuoso confine russo, decide di tentare un nuovo approccio: è possibile capire un paese e un popolo osservandoli dall’esterno? Comincia così la pianificazione di un itinerario favoloso che abbraccia l’intera superficie di uno dei giganti della politica mondiale. Partendo da Pyongyang e spostandosi verso ovest a bordo dei mezzi più disparati – aerei a turboelica, treni, cavalli, traghetti, autobus e persino renne e kayak –, l’autrice percorre l’interminabile linea di confine tra la Russia e i paesi vicini. Dall’Oriente all’Asia centrale, e poi attraverso il mar Caspio fino al Caucaso. E ancora, al di là del mar Nero, l’Ucraina divisa dalla guerra, e poi l’Est dell’Europa e i Paesi baltici, fino all’estremo Nord e a Murmansk. Per 259 giorni, Erika Fatland ha raccolto testimonianze e immagini, componendo un ritratto affascinante e vivido di paesaggi, culture, società e stati le cui differenze sbiadiscono di fronte all’unico elemento che li accomuna: l’essere confinanti della Russia. E le storie, ora pittoresche, ora tragiche, spesso incredibili, che le persone incontrate durante il cammino tra due continenti raccontano, trovano tutte una spiegazione in questa fondamentale condizione geopolitica.

Autore

 (1983), scrittrice e antropologa, vive a Oslo. Collabora con diverse testate e si è imposta sulla scena culturale internazionale con Sovietistan (Marsilio 2017, disponibile in edizione tascabile), tradotto in ventiquattro paesi, premio dei librai in Norvegia. Con Marsilio ha pubblicato anche La frontiera (2019, disponibile in edizione tascabile), selezionato tra i dieci migliori testi di non-fiction pubblicati in Scandinavia dal 2000, finalista al Premio Terzani 2020, e La vita in alto. Una stagione sull’Himalaya (2021, edizione tascabile 2023). Nel 2021, a Erika Fatland è stato conferito a Roma il Premio Kapuściński per il reportage.