In quale misura la radio, negli anni fra le due guerre, e la televisione, in quelli del boom economico, hanno contribuito allo sviluppo italiano? I nuovi mezzi di comunicazione sono stati al centro della crescita culturale dell’Italia contemporanea o hanno accentuato l’andamento squilibrato della sua modernizzazione? Qual è stato il rapporto tra questi mezzi e gli altri apparati dell’industria culturale? E, infine, che effetto hanno avuto, sulle strutture della radio e della televisione, i condizionamenti del potere, dal fascismo fino a oggi? Attraverso una riflessione critica che si coniuga a una documentata analisi delle vicende connesse all’uso dei più importanti fra i mass media, vengono sottoposti a una puntuale verifica storica molti luoghi comuni e molte idee ricevute. Dai passi sperimentali della «parola elettrica» sino alle guerre per il controllo dell’etere, Monteleone guida il lettore attraverso il susseguirsi delle trasmissioni, dei palinsesti, dei personaggi che hanno alimentato, per gran parte del nostro secolo, le fantasie, i sogni, i desideri dell’immaginario nazionale.