Nei secoli le divinità si sono fatte idee, principi fondamentali per la vita e la morte, amore per ciò che è superiore, permanente e degno di venerazione. Oggi una società schiacciata su un presente assoluto, in cui nessuna differenza è accettata, sembra aver spazzato via gli ultimi limiti necessari alla loro sopravvivenza: il confine che protegge, il pudore che preserva, la fede che è amore per la Luce. Come in una galleria di gigantesche statue di marmo, l’autore osserva e racconta le dieci divinità che hanno fondato il pensiero e l’esistenza dell’uomo – da Civiltà a Tradizione, da Mito a Ritorno –, compiendo un viaggio per ridare senso a ciò che sembra scomparso. Nel tracciare i profili di queste idee svela il loro significato recondito e quanto sono importanti per ricominciare a «pensare anziché limitarci a funzionare». Attingendo a una costellazione di figure che da Platone e Plotino passa per Vico e Nietzsche, fino ad arrivare a Florenskij ed Evola, Veneziani indica «orizzonti, tutori e aperture oltre la caducità della nostra esistenza.