La società chiusa in casa

La società chiusa in casa

La libertà dei moderni dopo la pandemia

pp. 320, 1° ed.
978-88-297-1154-3
Ogni evento è unico, ma la pandemia che ha stravolto il mondo in questi due anni non è così diversa dalle epidemie che l’hanno preceduta. A essere diverse sono le società umane: mai così progredite. La paura sembra però aver annichilito la nostra razionalità. Davanti al virus ci siamo comportati come i nostri
antenati, che non avevano a disposizione le conoscenze scientifiche e la tecnologia del terzo millennio. Abbiamo sostenuto decisioni disastrose, quali le chiusure scolastiche, e ci siamo affidati a riti apotropaici di massa, come la prima vaccinazione in tv. Perché è potuto succedere? È forse l’ennesima conseguenza del tentativo di rimuovere l’incertezza facendo ricorso a spiegazioni semplici e finalistiche? Andando controcorrente, a partire dalla teoria dell’evoluzione e dalla difesa dei valori liberali, gli autori si interrogano sulla centralità nella nostra storia del rapporto fra comunità umane e micro-parassiti. Per avere società aperte, è stato necessario che i rapporti sociali non fossero messi in crisi dalla paura del contagio: progresso scientifico, avanzamenti della medicina e idee liberali sono andati di pari passo. Almeno fino a oggi. Ponendoci di fronte alle domande fondamentali sul mondo che intendiamo costruire, Corbellini e Mingardi provano a salvare quanto è rimasto della responsabilità individuale in un clima di ubriacatura per un ritorno a un’idea antica o collettivista di libertà: quella in vigore ai tempi in cui le società non sapevano e non potevano nulla contro epidemie e pandemie. E davano la caccia ai capri espiatori.
 

Autori

  (1958) è professore ordinario di Storia della medicina presso la Sapienza Università di Roma. Collabora con la «Domenica» del «Sole 24 Ore», ha scritto di storia e filosofia delle immunoscienze, neuroscienze, biologia molecolare, medicina evoluzionistica e bioetica. È autore di vari libri, tra cui: Scienza, quindi democrazia (2011), Storia e teorie della salute e della malattia (2014), Nel paese della pseudoscienza. Perché i pregiudizi minacciano la nostra libertà (2019).
 (1981) è professore associato di Storia delle dottrine politiche all’Università Iulm di Milano. Dirige l’Istituto Bruno Leoni. Collabora con il «Corriere della Sera». Per Marsilio ha pubblicato L’ intelligenza del denaro (2013, ora in edizione tascabile UE), Thomas Hodgskin, discepolo anarchico di Adam Smith (2016), La verità, vi prego, sul neoliberismo (2019) e Contro la tribù. Hayek, la giustizia sociale e i sentieri di montagna (2020).