Molte riforme per nulla

Molte riforme per nulla

Una controstoria economica della seconda repubblica

pp.256, 1° ed.
978-88-297-1451-3

Negli ultimi trent’anni, a prescindere dal colore politico della maggioranza e dall’orientamento dei partiti al potere, tutti i governi hanno sostenuto a gran voce la necessità di «fare le riforme». Roboanti promesse di «semplificazioni, liberalizzazioni, privatizzazioni», stravolgimenti in materia di lavoro, pubblica amministrazione, fisco, industria, pensioni e giustizia civile sono riecheggiati nei programmi dei ministri di turno, eppure, alla resa dei conti, l’Italia ha «pedalato a vuoto o, meglio, camminato in tondo». Sfatando i luoghi comuni di un dibattito che suona ormai come uno stanco ritornello, Alberto Saravalle e Carlo Stagnaro ricostruiscono la storia delle riforme in ambito economico, dall’avvento della seconda repubblica a oggi. False partenze, cadute rovinose, ritardi ingiustificati hanno rallentato la macchina dello Stato, rendendoci la nazione meno attrattiva per gli investimenti. Per contrastare la sterile «bulimia legislativa» che ci affligge – un frastornante susseguirsi di riforme «tentate, fatte, disfatte, mancate, abrogate» – serve un cambio di passo. Occorre una leadership forte e inclusiva, capace di presentare le riforme come «lo strumento per trasformare l’Italia», e non come misure imposte dall’Europa, da adottare controvoglia. Se la politica, l’informazione e l’opinione pubblica hanno una colpa, è quella di averle ridotte a mero fatto tecnico. Sono, invece, scelte valoriali. Ora abbiamo un’occasione preziosa per recuperare il tempo perduto. I fondi del Next Generation Eu e il Pnrr non sono l’ultima chance, ma costituiscono l’opportunità più seria da anni. È in gioco il nostro futuro.

Autori

(1956) è professore di Diritto dell’Unione europea all’Università di Padova. È stato tra i fondatori e presidente di uno dei principali studi legali italiani. È consigliere giuridico del sottosegretario per gli Affari europei e componente del Comitato scientifico istituito dalla Presidenza del Consiglio sul futuro dell’Europa. Suoi articoli sono stati pubblicati su «Il Foglio», «la Repubblica», «Corriere della Sera», «Il Sole 24 Ore», «The Wall Street Journal». Il suo ultimo libro è An Introduction to the Law of Economic and Monetary Union (2021). Insieme a Carlo Stagnaro ha pubblicato Contro il sovranismo economico (2020).
(1977) è direttore delle ricerche dell’Istituto Bruno Leoni, che ha contribuito a fondare. È stato capo della segreteria tecnica del ministro dello Sviluppo economico. Fa parte dell’Academic Advisory Council dell’Institute of Economic Affairs e della redazione delle riviste «Energia» e «Aspenia». È fellow dell’Osservatorio italiano sulla povertà energetica e editorialista dei quotidiani «Il Foglio» e «Il Secolo xix». Il suo ultimo libro è Rescuing Climate Change Policy from Government Failure (2022), scritto a quattro mani con Philip Booth. Insieme a Alberto Saravalle ha pubblicato Contro il sovranismo economico (2020).