Non nel mio nome

Non nel mio nome


pp. 128, 1° ed.
9788829714988

«Non ho mai guardato agli eventi dal punto di vista dei governi, sempre con gli occhi dei più umili, di chi ne paga il prezzo in prima persona.» Davanti alle tragedie collettive degli ultimi mesi Michele Santoro sente il bisogno di lanciare un grido d’allarme contro l’orrore che ci lascia ormai indifferenti. In questa sconvolgente e appassionata denuncia non fa sconti e sottopone a una feroce critica tutte le grandi contraddizioni che ci hanno condotto sull’orlo del baratro: una democrazia bloccata da una politica inconcludente e impreparata, che non vede alternative se non affidarsi a tecnici e cavalieri salvifici; la parabola del populismo che ha mostrato tutti i suoi limiti nella disfatta del Movimento 5 Stelle, che pure era emerso come forza dirompente in grado di smuovere le acque di una politica insensibile ai problemi dei cittadini; un’informazione ormai megafono della propaganda, da cui è bandito non solo il dissenso ma qualsiasi interrogativo, e che si riduce a inseguire e ingigantire questioni pretestuose, senza incidere sulle sorti del paese. Un j’accuse che chiama in causa tutti, per ridare un senso alla parola «democrazia» ripartendo dalle domande giuste.

Autore

 (Salerno, 1951), giornalista, conduttore e autore televisivo, è uno dei volti più noti del panorama italiano. Tra i suoi programmi: Samarcanda, Il rosso e il nero, Moby Dick, Sciuscià, Il raggio verde, Annozero e Servizio pubblico. È autore del documentario Robinù (2016), presentato alla Mostra del cinema di Venezia. Con Marsilio ha pubblicato Nient’altro che la verità (2021, edizione tascabile 2022).