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Imprese private e pubbliche virtù

Imprese private e pubbliche virtù

Progetti e visioni in dialogo sul bene comune

pp. 224, 1° ed.
9788829715244

Il rapporto fra profitto, cultura e bene collettivo è da tempo un tema cruciale e di grande rilevanza. Ma i confini fra pubblico e privato sono davvero netti e invalicabili? Dove si colloca l’interesse comune in questa antinomia? Le aziende possono perseguire uno scopo che vada al di là del beneficio economico? Dal confronto fra due figure portatrici di idee e visioni diverse e spesso in conflitto, i vizi, le virtù e le intersezioni fra due mondi apparentemente lontani

Acceso e controverso, il dibattito sul rapporto fra pubblico e privato sembra una sorta di torre di Babele, una dialettica scandita dall’alternanza di corsi e ricorsi, da schermaglie e forme di collaborazione. Ma imprese e istituzioni pubbliche sono davvero inconciliabili o è possibile tracciare una strada comune in nome di quell’interesse collettivo considerato fin dall’antichità il fondamento della res publica? A questa domanda, e a tante altre che ne derivano, hanno provato a rispondere Simone Bemporad, con una lunga esperienza di comunicatore in grandi aziende, e Renata Codello, alfiere della gestione pubblica del patrimonio culturale, avvalendosi del contributo della rappresentante di un’organizzazione internazionale, di un economista, una dirigente d’azienda, un imprenditore. In un dialogo che si sviluppa sullo sfondo di Venezia, osservatorio d’eccezione «su quanto accade nel mondo», gli autori fanno luce sui molteplici punti di vista che i due termini della dicotomia chiamano in causa e analizzano teorie e progetti passati e presenti, interrogandosi sugli scenari futuri. Sfila così sotto i nostri occhi una serie di luoghi – dalle Procuratie vecchie al negozio Olivetti, da Punta della Dogana all’isola di San Giorgio –, tappe di un percorso «che procede a zigzag» fra i concetti di comunità, benessere individuale, scopo e profitto, competenze tecniche e pensiero umanistico. Un cammino che conduce al proposito ambizioso di dar vita a «un sistema interconnesso» fra nazioni, cittadini e imprese, in cui un approccio realistico alle sfide dell’ambiente e alla dimensione sociale del futuro si accompagni a una «visione olistica, onnicomprensiva» del mondo.

Autori

prima giornalista, poi manager in varie aziende – tra le quali Iri, Enel e Assicurazioni Generali –, ha vissuto a lungo a Washington, dove è stato rappresentante di Leonardo/Finmeccanica presso il governo degli Stati Uniti. Per Generali ha dato vita al progetto The Human Safety Net, attivo in oltre venti paesi. È adjunct fellow presso il Center for Strategic and International Studies (Csis) di Washington.

è architetto, phd e dal 2006 soprintendente per i beni architettonici e paesaggistici di venezia e laguna. dal 2013 è iscritta all'arb e riba. ha pubblicato, con roberto masiero, il volume materia signata-haecceitas. tra restauro e conservazione (milano, 1990) e ha tradotto il testo di a.w. pugin i veri principi dell'architettura cuspidata ovvero cristiana (roma-bari, 1990). è inoltre autore di: gli intonaci. conoscenza e conservazione (firenze, 1996, 1997); il restauro dell'architettura contemporanea. carlo scarpa, aula manlio capitolo (milano, 2000); la nuova accademia di belle arti di venezia. cinque progetti per il complesso degli incurabili (venezia, 2001); l'intonaco da risanamento a venezia: sperimentazione sulle murature antiche (reggio emilia, 2003); progettare un museo (milano, 2005); la nuova accademia di belle arti di venezia. conservazione, restauro e modificazioni del complesso degli incurabili (venezia, 2007); architetture veneziane di carlo scarpa - percorsi e rilievi di cinque opere (venezia, 2010). ha insegnato alla facoltà di architettura di genova e di ingegneria di roma tor vergata con vittorio de feo. dal 2001 è docente di scienza e tecniche del restauro architettonico a ca' foscari e dal 2010 di restauro allo iuav. ha restaurato a venezia le opere di carlo scarpa. ha redatto il progetto preliminare e diretto i lavori per la nuova sede dell'accademia di belle arti nel complesso cinquecentesco degli incurabili alle zattere. ha progettato con tobia scarpa e diretto i lavori per l'ampliamento delle gallerie dell'accademia di venezia.