Rosie studia all’Università di Oxford, dove vive in una sorta di esilio con una madre intristita che si rifiuta di parlare del passato. Alla sua morte, Rosie si ritrova in possesso di una collezione di bambole e di un quaderno di fiabe scritte a mano, storie che la fanno precipitare nella Russia del 1917, alla vigilia della Rivoluzione, in un mondo avventuroso e romantico, ma anche segnato da violenza e tradimenti. Storie che nascondono un grandissimo amore segreto, che non si è mai spento.
Rosie decide allora di accettare un lavoro di ricerca proprio a Mosca, sua città d’origine, dove intende scavare nella storia della sua famiglia per scoprire cosa è realmente accaduto, prima che lei lasciasse la Russia. Armata del quaderno come di una bussola che le indica la strada, ritroverà il filo di una matassa complessa e letteralmente costellata di colpi di scena. La verità che Rosie riuscirà a svelare sarà molto diversa da come la immaginava, e quando ogni nodo sarà sciolto, la vita potrà riprendere il suo corso, con la consapevolezza che il nostro innato desiderio di appartenenza, se può condurre a rivelazioni dolorose, può anche portare al perdono.