Il bambino e il cane

Il bambino e il cane

traduzione di

pp. 256, 1° ed.
978-88-297-1569-5
Sono passati sei mesi da quando il terremoto e lo tsunami hanno sconvolto il nord dell’isola di Honshu¯. A Sendai, a ridosso delle Alpi giapponesi, davanti a un convenience store, il giovane Kazumasa trova un randagio e decide di prenderlo con sé. Il cane, che risponde al nome di Tamon, diventa una preziosa compagnia per la madre affetta da demenza, restituendole i ricordi e la gioia di vivere. Un giorno Kazumasa rimane coinvolto in un incidente e non fa più ritorno a casa. Per Tamon comincia allora un viaggio lungo cinque anni: da Kamaishi a Kumamoto, percorre le coste ancora devastate dalla furia dell’acqua, lotta con i cinghiali sulle montagne, attraversa risaie, boschi e villaggi e, fiutando la solitudine, sceglie dove fermarsi. Capace di leggere nel profondo degli animi, diventa per le esistenze smarrite che incrociano la sua strada un mamori-gami, un angelo protettore che infonde conforto e fiducia: il calore che trasmette alla mano che lo accarezza raggiunge subito il cuore, il suo sguardo è leale, il suo amore disinteressato fa rinascere il sorriso sulle labbra di chi lo accoglie. Ma Tamon sa bene dove vuole arrivare, e continua sicuro il cammino verso sud, fino a raggiungere la sua meta, riunendosi finalmente al branco che per tutto il tempo ha cercato. Con i toni della favola e un pizzico di magia orientale, una storia di coraggio e tenera ostinazione che emoziona, e racconta di legami che durano per sempre.

«Yaichi sapeva che i cani capivano le persone: erano delle creature speciali donate da Dio, o da Buddha, a quelle creature folli che erano gli uomini»

Autore

(Hokkaido, 1965) è una delle voci più interessanti della letteratura giapponese contemporanea. I suoi romanzi, tutti bestseller da cui sono anche stati tratti film per il grande schermo, hanno ricevuto numerosi riconoscimenti, tra i quali il prestigioso premio Naoki.