Un approfondimento sull’affascinante repertorio teatrale di Adriano Guarnieri, una delle massime figure della musica contemporanea, costituito da una dozzina di lavori che rappresentano una delle più seducenti ipotesi di rinnovamento e attualizzazione dell’opera lirica. Un teatro onirico e visionario, simbolico e insieme evocativo in cui l’assenza di una vera e propria vicenda non impedisce al compositore di esercitare una forte suggestione emotiva sullo spettatore grazie all’intensità magmatica dei colori strumentali e alla dirompente energia espressiva delle voci, oltre che all’uso esteso delle tecnologie di spazializzazione del suono e degli apparati video. L’analisi si focalizza su tre nuclei tematici – parola, spazio e suono –, stimolando una continua riflessione sui rapporti di questa musica con le altre arti.