Elementi di capitalismo amoroso

Elementi di capitalismo amoroso

Collezione francamente morbosa di uomini scaricabili

pp. 272, 1° ed.
978-88-297-1665-4
Il momento più felice nella vita sentimentale di una donna è anche il più difficile. Quando, sopravvissuta a mille prove, ha finalmente appreso il meccanismo che regola il mercato in amore: essere sé stessi non è abbastanza, bisogna sforzarsi di essere un po’ meglio o almeno di sembrarlo. Oggi il capitalismo delle emozioni è diventato l’unica realtà che padroneggiamo, ma resta l’annosa questione della scelta tra uomini «a tasso fisso, che non ti schiodi più di torno neanche a pagarli» o «a tasso variabile, che la mattina non sai mai se li ritroverai dello stesso umore della sera». Se è vero che «non esistono stronzi inediti, solo variazioni su temi già utilizzati da quello che ci ha spezzato il cuore al liceo», è impossibile non ritrovarsi in almeno una delle esperienze descritte in questo catalogo in cui si mescolano generi letterari e relazionali. Riconosciamo così l’Alzatore di Asticella, capace di indurci a chiedere perdono per essere state scelte come vittime, l’Espositore di Merce non in Vendita, declinazione maschile di un cliché ritenuto per secoli un’esclusiva femminile, lo Spacciatore di Discorsi Amorosi, secondo cui «Sei la donna della mia vita» va detto al primo appuntamento. Un corso di rieducazione sentimentale per trasformarsi, da eterna sabotatrice della propria felicità, in «una donna che sa utilizzare tutte le risorse in suo possesso, persino quella fonte di costanti passivi che va sotto il nome tecnico di mamma».

Autore

ha scritto un romanzo, un paio di film, ma soprattutto migliaia di articoli e alcuni libri di critica culturale (Come salvarsi il girovita, La repubblica dei cuochi, L’era della suscettibilità, L’economia del sé), col vasto programma di capire come siamo diventati quel che siamo, e la scellerata ambizione di sistematizzare il presente.