Rose Royal

Rose Royal


pp. 128, 1° ed.
9788829716944
Tutte le sere, dopo il lavoro, Rose va al Royal, un locale senza pretese uscito direttamente dagli anni Settanta, che con il suo rock in sottofondo, la clientela varia e le vetrine polverose è in grado di offrirle un’oasi di pace. I cinquant’anni, che si stagliano all’orizzonte, sono un’età difficile da digerire. Un divorzio alle spalle, i due figli ormai sistemati, un impiego senza sussulti: Rose non è insoddisfatta, ma le sembra di vivere per inerzia, dorme male e non fa progetti. Di uomini ne ha avuti parecchi, e ognuno, a modo suo, con la voce grossa o la mano pesante, spesso ignorando i suoi “no”, è riuscito a farle paura. Per questo tiene sempre in borsa una piccola pistola: perché non succeda più. Quando al Royal conosce Luc, non pensa certo di usarla. La scintilla che scocca tra loro potrebbe diventare un grande amore, lei non avrà nessun bisogno di difendersi. E se invece capitasse a lui di prenderla in mano? Rose ha la sensazione di conoscere come le sue tasche quel bel cinquantenne che abita in campagna ma, come diceva Anton Čechov, se in una storia compare un’arma da fuoco bisogna farla sparare, prima o poi. L’autore premio Goncourt per "E i figli dopo di loro" firma la cronaca di un incontro che pare promettere il futuro. Ma le cose a volte non vanno come le avevamo immaginate.

Autore

(1978) vive a Nancy. Dopo aver studiato storia e cinema, si è trasferito a Parigi, dove ha svolto i mestieri più disparati, quasi tutti mal retribuiti. Con il suo secondo romanzo, E i figli dopo di loro (Marsilio 2019), ha vinto il Premio Goncourt ed è stato tradotto in venti paesi. Come una guerra, la sua opera d’esordio, premiata dalla critica e osannata dai lettori, ha ispirato una serie tv andata in onda su France 3.