Modernità del Romanticismo

Modernità del Romanticismo

Scrittura e cambiamento nella letteratura britannica, 1780-1830

pp, 240, 1° ed.
978-88-297-1711-8
Quale modernità, quella della letteratura dell’età romantica nello spazio culturale britannico? In quali sensi, tra il 1780 e il 1830 circa, nella scrittura letteraria si concretizzano esperienze e forme inedite di concepire il moderno e la contemporaneità? Concentrandosi su quest’epoca di passaggio e trasformazione, il volume esamina il manifestarsi di nuovi modi di immaginare il presente come dimensione a un tempo vincolata al passato, alla tradizione, e costantemente in divenire. Ogni capitolo esplora un versante distinto di una produzione letteraria straordinariamente ricca e variegata, espressione di nuovi sviluppi e riconfigurazioni in ambito estetico, storico, sociopolitico, economico e ideologico. Attraversando il teatro, il romanzo e la poesia, e autori come Walter Scott e Lord Byron, Jane Austen e Felicia Hemans, Mary Shelley e John William Polidori, William Wordsworth, Samuel Taylor Coleridge e Percy Shelley, questo studio ripercorre l’età del Romanticismo come un complesso, spesso contraddittorio, laboratorio di rappresentazioni e problematizzazioni di un presente costantemente proiettato verso il suo superamento. Ne emerge la visione di una modernità propria di un’epoca culturale conclusa, solo in parte recuperabile mediante la scrittura letteraria, ma anche di una modernità che, rielaborando esperienze e forme della tradizione, anticipa fenomeni successivi, fino alla nostra contemporaneità.

Autore

 è professore ordinario di letteratura inglese all’Università di Parma. Specialista dell’epoca romantica, le sue ricerche riguardano il gotico, l’esotismo e l’orientalismo, la traduzione e i rapporti interculturali, la costruzione dell’identità nazionale e di genere. Tra le sue pubblicazioni recenti: European Literatures in Britain, 1815-1832. Romantic Translations (Cambridge University Press 2019), una nuova traduzione del Manfred di Lord Byron (Marsilio 2019) e A Cultural History of Tragedy in the Age of Empire (con Michael Gamer, Bloomsbury 2020). È membro del comitato scientifico del Museo Byron a Palazzo Guiccioli (Ravenna).