L'invenzione del cinema

L'invenzione del cinema

Rappresentazione e Grande guerra

pp. 152, 1° ed.
978-88-297-1712-5
La nascita del cinema, nella forma strutturata di racconto per immagini, si intreccia con lo scoppio della Prima guerra mondiale, che da subito pone domande inaggirabili relativamente alla possibilità stessa della sua rappresentazione. Si tratta di concepire nuovi paradigmi capaci di recepire e restituire l’enormità dei cambiamenti che la guerra ha imposto. Al cinema essa pone un primo fondamentale interrogativo circa i suoi limiti e le sue possibilità: assunta come questione teorica, è in grado di pungolare ancora oggi la varietà dei suoi linguaggi. Il volume ricostruisce il rapporto fra cinema e Grande Guerra sotto questa lente di osservazione, attraversando alcuni momenti in cui tale rapporto ha prodotto modifiche rilevanti alle strategie rappresentative messe in campo dal mezzo cinematografico da dopo il conflitto a oggi.

Autore

 è professoressa associata presso l’Università degli Studi di Palermo, dove insegna Storia del cinema e Teorie del cinema. Fra le sue pubblicazioni: S.M. Ejzenštejn. L’immagine estatica (2006); Splendore e miseria del cinema. Le Histoire(s) di Jean-Luc Godard (con A. Scarlato e L. Venzi, 2010); La ricerca del metodo. Antropologia e storia delle forme in S.M. Ejzenštejn (2010, Premio Maurizio Grande 2011); la voce «Ultimi» per il Lessico del cinema italiano. Forme di vita e forme di rappresentazione (a cura di R. De Gaetano, 2015). Ha curato inoltre: Clint Eastwood (con A. Canadè, 2012); Jean-Pierre e Luc Dardenne (con L. Venzi, 2013); Il cinema russo attraverso i film (con A. Scarlato, 2013), Il cinema del nuovo millennio. Geografie, forme, autori (2020). Fa parte del comitato direttivo della rivista «Fata Morgana. Quadrimestrale di cinema e visioni», e insieme a C. Uva e G. Manzoli dirige la serie «Film» della collana Le Bussole (Carocci).