Il crowdfunding, nato come pratica di raccolta fondi collettiva, democratica e accessibile per realizzare progetti mobilitando un’ampia platea di sostenitori, si è progressivamente affermato anche come potente strumento in grado di abilitare processi di innovazione sociale con la compartecipazione di attori pubblici e privati. A fianco delle comunità di persone, anche nel nostro Paese, un numero sempre maggiore di imprese purpose-oriented, istituti bancari, organizzazioni del Terzo settore ed Enti pubblici illuminati sceglie di promuovere e co-finanziare iniziative d’impatto attraverso campagne di crowdfunding, in una logica di co-progettazione. Questo cambio di paradigma nelle modalità di risposta ai bisogni sociali e di creazione di valore condiviso vede le piattaforme evolvere da semplici “vetrine” per progettualità in cerca di donazioni a veri e propri network generativi, in grado di produrre community engagement, empowerment eopen innovation, a supporto di nuove forme di welfare, processi di coesione sociale e valorizzazione dei beni comuni nell’ambito di percorsi di rigenerazione territoriale.