Questo libro non parla di Silvio Berlusconi. Non si chiede quali obiettivi abbia perseguito, non intende giudicarne il comportamento o stabili rese abbia governato bene o male. Scegliendo punti di osservazione e ipotesi interpretative trascurate, Giovanni Orsina affronta invece il berlusconismo: la sostanza del discorso pubblico del Cavaliere, come è stato accolto dal paese, perché ha avuto successo, perché non ha funzionato. Il librone analizza il nucleo fondante e l’elettorato di riferimento, in una prospettiva di lungo periodo e all’interno di un più generale contesto internazionale, ossia come «manifestazione particolarmente clamorosa, sia per intensità sia per durata, di tendenze che negli ultimi anni hanno caratterizzato pressoché tutte le democrazie». «Bisogna scavare di più – sostiene Orsina – per comprendere da quali fragilità della nostra storia sia scaturito il berlusconismo, in quale modo esso abbia inteso rimediare a quelle fragilità, perché la sua proposta in quello specifico momento storico sia parsa ragionevole, e come mai infine la democrazia italiana si sia spinta così tanto più avanti delle altre lungo la via del “post-Novecento”.