«La storia del vetro muranese è proprio questa: il racconto di un’innovazione continua che si affida a gesti ancestrali, ma che si declina in forme sempre straordinarie e stupefacenti, in una “buona nuova maniera” che da Venezia raggiunge, con la sua fama, il mondo intero». Franco Cologni, presidente Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte
Musica senza suono, stupenda espressione dello scrittore giapponese Hiroyuki Itsuki, che definisce tutto il fascino e la magia dell’arte del vetro, è il titolo del volume di Jean Blanchaert, edito da Marsilio Arte, che per la prima volta racconta storia e attualità del vetro muranese, in un affresco corale di grande suggestione. Ne emerge con forza il magnifico microcosmo del vetro di Murano, amato e ammirato in tutto il mondo, nella narrazione di un curatore, da sempre conoscitore innamorato dell’isola del vetro e dei suoi straordinari artefici.
Musica senza suono. Maestri di Murano descrive lo sviluppo di una costante e consapevole innovazione stilistica, che incontra e alimenta un mestiere antico di secoli, presentando i principali aspetti dell’arte del vetro: la sua profonda radice storica e la sua poliedrica capacità metamorfica.
La pubblicazione, impreziosita da una selezione straordinaria di meravigliose creazioni in vetro e dai contributi di Rosa Barovier Mentasti, David Landau e Chiara Squarcina, si snoda attraverso ricerche, visite in fornace e colloqui con i più grandi maestri che lavorano ancora oggi sull’isola. Da Lino Tagliapietra a Silvano Signoretto, da Nicola Causin a Simone Cenedese, da Cesare Toffolo a Andrea Zilio, da Antonio Dei Rossi a Lucio Bubacco, da Davide Salvadori a Nicola Moretti e Giovanni Nicola, a Barbini Veneziani. Grazie alla conoscenza profonda di Blanchaert della storia e della materia vetro, alla sua ammirazione per i maestri e alla sua capacità di ascolto e dialogo, Murano ha aperto le sue porte con generosità, raccontandosi al mondo, svelando tutti, o quasi, i suoi segreti: una disponibilità preziosa in questo luogo da sempre fiero della propria unicità e per molti inaccessibile.
Splendide le pagine dedicate alle grandi vetrerie Venini, Barovier & Toso, Salviati, NasonMoretti, Orsoni Venezia 1888 e iDOGI, celebri fornaci che tramandano questo mestiere dalla tradizione secolare, fucine in cui il vetro diventa una vera e propria opera d’arte: dai sontuosi lampadari di cristallo che coronano le sale di nobiliari palazzi veneziani, ai più piccoli oggetti di design, come vasi, calici e clessidre, minuziosamente lavorati dalle sapienti mani degli artigiani.
L’unicità del volume risiede nella sua coralità, nel suo spirito universale e federativo, capace di connettere e raccogliere tante voci diverse, tante personalità straordinarie, protagonisti di una storia che non ha uguali.