I due volumi che raccolgono la drammaturgia di Marco Martinelli, a cura di Valentina Valentini, includono undici testi compresi negli anni 1988-2020. Nel primo, accompagnati da una scheda descrittiva dell’opera, da un saggio introduttivo e da un testo dello storico e critico letterario Marco Belpoliti, sono inclusi: Ruh. Romagna più Africa uguale, Siamo asini o pedanti?, Bonifica, I Refrattari, Salmagundi, Rumore di acque.
Sono testi che denunciano la società, accecata dal mito del progresso e dell’industrializzazione, smascherano ipocrisie, meschinità, amoralità, fustigano chi accumula ricchezza, prendono posizione decisamente per le vittime, interrogano il nostro presente: cosa intendiamo per “bene comune”? Cosa significano parole come “verità e giustizia”? Esortano a cambiare: bisogna fermare la distruzione delle foreste, l’avvelenamento della terra, sorvegliare lo sviluppo tecnologico che distrugge e devasta anziché contribuire al benessere dell’umanità. Questa produzione, che si colloca all’interno della pratica del Teatro delle Albe, fondato da Marco Martinelli e Ermanna Montanari, vive anche in autonomia dallo spettacolo, come testo letterario, inserendosi nel repertorio della drammaturgia italiana del Nuovo Millennio.