Teatro

Teatro

1988-2010

pp. 312, 1° ed.
9788829720729
I due volumi che raccolgono la drammaturgia di Marco Martinelli, a cura di Valentina Valentini, includono undici testi compresi negli anni 1988-2020. Nel primo, accompagnati da una scheda descrittiva dell’opera, da un saggio introduttivo e da un testo dello storico e critico letterario Marco Belpoliti, sono inclusi: Ruh. Romagna più Africa uguale, Siamo asini o pedanti?, Bonifica, I Refrattari, Salmagundi, Rumore di acque.
Sono testi che denunciano la società, accecata dal mito del progresso e dell’industrializzazione, smascherano ipocrisie, meschinità, amoralità, fustigano chi accumula ricchezza, prendono posizione decisamente per le vittime, interrogano il nostro presente: cosa intendiamo per “bene comune”? Cosa significano parole come “verità e giustizia”? Esortano a cambiare: bisogna fermare la distruzione delle foreste, l’avvelenamento della terra, sorvegliare lo sviluppo tecnologico che distrugge e devasta anziché contribuire al benessere dell’umanità. Questa produzione, che si colloca all’interno della pratica del Teatro delle Albe, fondato da Marco Martinelli e Ermanna Montanari, vive anche in autonomia dallo spettacolo, come testo letterario, inserendosi nel repertorio della drammaturgia italiana del Nuovo Millennio.

Autore

drammaturgo e regista, fonda nel 1983 il Teatro delle Albe insieme a Ermanna Montanari e con lei ne condivide la direzione artistica. I suoi testi sono pubblicati e messi in scena in dieci lingue e selezionati dai progetti Fabula mundi e Italian and American Playwrights Project. Nel 1991 fonda la non-scuola, cortocircuito tra gli adolescenti e l’origine dionisiaca del teatro, raccontata da Martinelli in Aristofane a Scampia (Ponte alle Grazie 2016), pubblicato in Francia per Actes Sud, che ha vinto il Premio dell’Associazione nazionale dei critici francesi come Miglior libro sul teatro 2021. Martinelli ha realizzato i film Vita agli arresti di Aung San Suu Kyi (2017) The Sky over Kibera (2019), Er (2020) e fedeli d’Amore (2021). Ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra i quali: sette Premi Ubu come regista, drammaturgo e pedagogo, Premio Hystrio, Golden Laurel del Mess Festival-Sarajevo, Premio alla carriera festival Journées théâtrales de Carthage.