L’amore per la natura è come una «fame del cuore». È difficile da spiegare a chi non l’abbia mai provata ma poi, una volta sentita, rimane per sempre come una riserva di forza e bellezza. Per questo non possiamo pensare alle arti e ai mestieri se non attraverso la ricerca di un amore autentico per la natura e per la vita. Sembra difficile credere che sia necessario amare un prato verde per creare un arazzo o dipingere un affresco. Sembra ancor più improbabile affermare che sia necessario amare la vita per comprendere il senso autentico della bellezza. E potrebbe sembrare persino un paradosso sostenere che un buon restauro debba necessariamente nascere dal rifiuto delle fatiche inutili, dello spreco e della distruzione dei significati che la materia di un’opera d’arte trattiene.
Può sembrare difficile ma, in realtà, è semplice. Perché basta una foglia, una singola gemma, per farci scoprire l’importanza e la bellezza della vita stessa. Una semplice foglia è come un universo ed esprime la perfezione presente sin dal più piccolo elemento e dall’inizio della vita stessa. Ruskin diceva: «Preferisco insegnare ai miei allievi il disegno perché imparino ad amare la Natura, piuttosto che insegnare a osservare la Natura perché imparino a disegnare».
Attraverso un dialogo immaginifico con alcuni degli autori che hanno segnato l’abbrivio della cura dell’arte e della natura, questo libro suggerisce una via per non cedere alla «disisperanza» che ci attanaglia quando assistiamo ai grandi cambiamenti ambientali, alla perdita del nostro patrimonio e al rifiuto di una vita organica.