La città degli angeli

La città degli angeli

Racconto da Beslan

pp. 256, 1° ed.
9788829789849

Ci sono giorni in grado di cambiare per sempre la storia. Il 1° settembre 2004, a Beslan, nell’Ossezia del Nord, davanti alla scuola elementare e media numero 1 sono riuniti gli alunni, impazienti di iniziare il nuovo anno scolastico. È la Giornata della conoscenza, una delle ricorrenze sovietiche che ancora si festeggiano in pompa magna, e il cortile è gremito, tra genitori, parenti, cronisti locali e semplici curiosi. Alle nove e un quarto, improvvisamente, riecheggiano degli spari: è l’inizio di un incubo che durerà tre giorni, durante i quali un commando di terroristi tiene in ostaggio più di mille persone, sotto lo sguardo impotente delle autorità e del mondo. Un blitz dei corpi speciali russi segnerà il tragico epilogo, costato la vita a 334 vittime, di cui 186 bambini. A vent’anni di distanza, sono molti gli interrogativi ancora aperti, troppe le ombre residue sulla vera identità di quegli uomini e sui loro obiettivi. Nel tentativo di trovare risposte, Erika Fatland si è recata a Beslan per due lunghi soggiorni, con lo sguardo della giovane antropologa che poi sarebbe diventata una tra le più grandi narratrici europee dei luoghi di frontiera. Scandagliando gli atti giudiziari e i rapporti delle commissioni d’inchiesta, ma soprattutto incontrando chi ha vissuto il dramma sulla propria pelle, in questo toccante racconto ci consegna le testimonianze dei superstiti, di chi ha perso l’unico figlio e di chi è stato costretto a scegliere quale tra due bambini trarre in salvo, ma anche di blogger e giornalisti che hanno rischiato la vita per scoprire la verità, nonostante le minacce ricevute. Ricostruendo sullo sfondo la storia del Caucaso, getta nuova luce sull’operato senza scrupoli di Vladimir Putin e fornisce un punto di vista unico su questa regione tormentata: che cosa la rende così ingovernabile? Dove nascono i conflitti e perché rimane una polveriera?

Autore

 (1983), scrittrice e antropologa, vive a Oslo. Collabora con diverse testate e si è imposta sulla scena culturale internazionale con Sovietistan (Marsilio 2017, disponibile in edizione tascabile), tradotto in ventiquattro paesi, premio dei librai in Norvegia. Con Marsilio ha pubblicato anche La frontiera (2019, disponibile in edizione tascabile), selezionato tra i dieci migliori testi di non-fiction pubblicati in Scandinavia dal 2000, finalista al Premio Terzani 2020, e La vita in alto. Una stagione sull’Himalaya (2021, edizione tascabile 2023). Nel 2021, a Erika Fatland è stato conferito a Roma il Premio Kapuściński per il reportage.