La filosofia del riccio

La filosofia del riccio

Platonismo e scienza

pp. 272, 1° ed.
9788829790418

Un’indagine relativa al pensiero filosofico degli antichi può ancora svilupparsi attraverso i soli strumenti tradizionali offerti dalla filologia classica – comunque imprescindibili – o non deve anche, e sempre di più, confrontarsi con gli esiti recenti della ricerca scientifica negli ambiti, quali la fisica e la cosmologia, che sono affrontati direttamente nei testi antichi?

Il titolo del libro deriva da un frammento del poeta Archiloco: «La volpe sa molte cose, il riccio una ne sa... ma grande!» Il filosofo Isaiah Berlin divide le persone in due categorie, e tra i ricci enumera Platone, tra le volpi Aristotele. Il testo è organizzato in tesi, i cui argomenti sono fortemente intrecciati tra loro, e corollari, che da quelle tesi sono “trascinati”. L’autore tratta numerosi argomenti tra cui il rapporto tra simmetria e analogia e il superamento della prima da parte della seconda; la presenza di una effettiva scienza della natura platonica, vicina al modello delle teorie cosmologiche attuali; l’assunzione dei numeri irrazionali, come numeri e non solo come grandezze, all’interno della filosofia platonica; l’interpretazione delle idee platoniche come ipotesi; l’avvicinamento a espressioni artistiche contemporanee, nelle quali la luce irrompe sulla materia subatomica, “oltrepassando” il limite posto dal principio di indeterminazione di Heisenberg.

Autore

, studioso del pensiero antico, ha pubblicato per i tipi de La Nuova Italia le edizioni commentate del Simposio e del Fedro di Platone. Del 2001 è il libro Eros & Epos. Il Lessico D’amore nei poemi omerici. Per Marsilio ha pubblicato Platone e la sapienza antica. Matematica, filosofia e armonia (2012) e Labirinti dell’Eros. Da Omero a Platone (con un saggio di Massimo Cacciari, 2017). Ha al suo attivo saggi di filosofia apparsi nelle principali riviste universitarie del settore.