Davvero Montale è solo un grande poeta d'amore? Non è così. Leggiamo, seguendo le tracce di un suo "romanzo familiare", le liriche meravigliose per sua madre, per il padre, i versi per la sorella Marianna. E possiamo accontentarci di quanto lui stesso ci dice, che la storia è una ruspa distratta e se ne può parlare tutt'al più per negazione? Ma vediamo come risponde, nell'immediato, alla tragedia della seconda guerra mondiale e in particolare chi infine si nasconde - Winston Churchill - nel bulldog della splendida Ballata scritta in una clinica. Questo libro cerca, per assaggi, tra figure vicarie, animali, fantocci e oggetti larici, un altro Montale.