Ombre passeggere

Ombre passeggere

Cinema e storia

pp. 228on 47 ill. b/n, 1° ed.
978-88-317-1012-1
Del passato ricordiamo impressioni, sfuggenti immagini che scorrono come passano sullo schermo le riprese di un film. Cinema e storia condividono la fugacità del tempo che non si ferma. Testi, dipinti, fotografie fissano un istante dell'accaduto, il film fluisce come lo fanno le nostre giornate. Il cinema è stato il primo divertimento di massa, ha radunato milioni di persone, unite grazie a un rituale comune. L'importanza del pubblico lo ha reso un fattore di rilievo nell'evoluzione economica e politica dell'universo contemporaneo; industria, strumento di potere, oggetto di scambi internazionali, divertimento, strumento di conoscenza. La sua originalità consiste nella restituzione del movimento: porge l'illusione di vedere le macchine funzionare, gli esseri spostarsi, la natura evolversi. Il contributo fondamentale del cinema alla comprensione del mondo è la messa in evidenza del cambiamento permanente che è la storia. Partendo da tali premesse il libro considera il cinema come istituzione sociale storicamente ambientata, come documento sul passato, come fonte per rappresentare epoche trascorse.

Autore

, professore emerito di sociologia del cinema all'università Parigi iii - Sorbonne nouvelle, è autore di Sociologia del cinema (Mondadori), Il film nella storia (La Nuova Italia), Estetiche dell'audiovisivo (La Nuova Italia), L'immagine e l'evento (Paravia), I figli di Nadar (Einaudi), Persona. Del ritratto in pittura (Tre Lune), Cinema e identità europea (La Nuova Italia), Gli italiani al cinema (Tre Lune).