Uno straniero viene ucciso a Skansen, il grande museo all'aperto della capitale svedese. Poco prima, otto donne scompaiono da un centro per rifugiati alla periferia di Stoccolma. Ma cosa lega questi episodi all'omicidio di un anziano studioso del cervello, ritrovato nel cimitero ebraico della città con il cranio trapassato da un sottile filo metallico? Il Gruppo A di Paul Hjelm e Kerstin Holm, sulle tracce di un drammatico traffico di prostitute, ha un'unica pista: una parola incomprensibile da decifrare, oscuro messaggio tracciato nel terreno da una delle vittime prima di morire. Alla ricerca di un nesso in un'intricata serie di omicidi, la rinata unità per i crimini internazionali trova un indizio in un diario, che conserva tra le sue pagine stralci dall'abisso dell'ultima guerra, un'ombra che ancora oscura l'Europa. L'indagine dalla Svezia ai paesi dell'Est, fino all'Italia, percorre il continente in un susseguirsi di colpi di scena che rimandano alle costanti variazioni del blues. Quasi un filo musicale che, dall'orrore di ricordi mai leniti, si snoda negli anni attraverso una sofferenza che si placherà solo con la vendetta.