Herman Melville (1819-1891), autore di Moby Dick (1851) - un classico della letteratura mondiale -, ebbe in vita grande successo con racconti di mare come Taipi (1846) e Omoo (1847), ma solo nel secolo scorso le sue opere maggiori - inclusi i Racconti della veranda (1856), tra cui Benito Cereno -, furono accolte a fondamento del canone ottocentesco della letteratura americana. Scrittore e poeta, nella sua lunga e tormentata vita fu marinaio, agricoltore e infine impiegato della dogana di New York, dove, da assiduo lettore, frequentava la biblioteca pubblica e, pur disilluso, non abbandonava la scrittura, come dimostrano le poesie raccolte in John Marr e altri marinai (1888) e Timoleon (1891), nonché l’ultimo capolavoro pubblicato postumo, Billy Budd (1924).